Le competenze del fisiatra sono molteplici. Nello specifico, possono riguardare:
- L’anatomia e la fisiologia di ossa, cartilagini, articolazioni, legamenti, tendini, muscoli scheletrici e nervi periferici; in altre parole, l’anatomia e la fisiologia dell’apparato locomotore e del sistema nervoso periferico.
- Gli infortuni e le malattie a carico dell’apparato locomotore.
- Le patologie a carico dei nervi periferici e i meccanismi fisiopatologici che vi sono alla base.
- I metodi d’indagine utili alla diagnosi delle condizioni che possono colpire l’apparato locomotore e/o i nervi periferici.
- Le terapie conservative (fisioterapia, ablazione a radiofrequenza, farmaci, ginnastica posturale, tutori ecc.) da adottare in presenza di sofferenze dell’apparato locomotore o dei nervi periferici.
- Il percorso di riabilitazione utile dopo tutte quelle situazioni che hanno minato la salute complessiva dell’apparato locomotore (es: interventi chirurgici, ictus, infortuni al midollo spinale o ai nervi periferici, e via discorrendo).
- La prevenzione dei disturbi riguardanti l’apparato locomotore o i nervi periferici e le loro recidive.
Il fisiatra è in prima persona un diagnosta e un terapeuta, nel senso che è preparato nell’esecuzione di determinati esami diagnostici e specifiche terapie conservative.