L’analisi posturale è fondamentale per individuare gli squilibri corporei da cui hanno origine un’innumerevole serie di disturbi di diverso tipo.
E’ sempre più incline la scelta da parte dei terapeuti professionisti di affidarsi all’analisi posturale come prima indagine valutativa prima di iniziare con uno specifico iter terapeutico.
Lo studio del passo consiste in un test di controllo in ortostatismo bipodalico (statico) e un’indagine durante l’evoluzione cinetica del movimento (dinamico). Questo test si svolge in tre fasi:
- statica: il paziente è posizionato in stazione eretta e si vanno a rilevare soprattutto i carichi pressori dei piedi;
- dinamica: il paziente svolge una serie di passi sulla pedana e si vanno a rilevare i carichi pressori dei piedi e inoltre come i piedi svolgono appunto la fase del passo;
- stabilometria: il paziente è posizionato in stazione eretta e si vanno a rilevare il baricentro del corpo e l’equilibrio del corpo stesso.
Nel nostro centro in Piazza della Vittoria a Genova disponiamo dell’apparecchiatura per le TRAZIONI VERTEBRALI che permette l’esecuzione di trattamenti di trazione vertebrale, lombare e cervicale.
Le trazioni vertebrali sono manovre terapeutiche esercitate sulla colonna vertebrale da forze esterne che agiscono in senso opposto, al fine di aumentare progressivamente la distanza di una vertebra dall’altra fino a 2 mm. circa.
Quando possono essere utili?
Contratture muscolari, disturbi alla colonna vertebrale e all’apparato locomotore, lombalgie, cervicalgie, ernie del disco. Le trazioni vertebrali sono controindicate in caso di fratture vertebrali recenti, osteoporosi, malattie reumatiche in fase acuta, tumori.
Le tecniche di trazioni vertebrali sono molteplici e dipendono molto anche dalla zona da trattare.
Le trazioni vertebrali generano l’allontanamento delle vertebre e facilitano la lubrificazione articolare e, in alcuni casi, anche il rientro di ernie del disco. Inoltre, permettono una diminuzione dell’attrito delle vertebre e delle rigidità articolari.
In estate, attenzione alle caviglie!
Durante il vostro allenamento all’aria aperta o nel corso di una semplice passeggiata in spiaggia o in montagna guardate dove mettete i piedi: è sufficiente il tempo di un passo o di un atterraggio sbagliato dopo un salto per procurarsi un trauma doloroso da inversione della caviglia, ovvero quella rotazione del piede verso l’interno tipica proprio della distorsione di caviglia.
Come si guarisce?
Nella maggior parte dei casi, il dolore e gonfiore associato a un trauma lieve passano con ghiaccio e riposo, ma non sottovalutate la vostra condizione, soprattutto se siete degli sportivi. Per tornare a fare sport sono necessarie tecarterapia e fisioterapia per 4-6 settimane.
Ecco tre campanelli di allarme da non sottovalutare dopo una distorsione alla caviglia:
Dolore: varia di intensità a seconda della gravità del trauma. Si può riscontrare anche rigidità della caviglia e conseguente difficoltà a camminare.
Gonfiore: può estendersi a tutta la caviglia.
Livido: può essere localizzato o estendersi fino al tallone