Fisioterapia per sportivi, perché è così importante?
L’intensa attività fisica porta frequentemente ad infortuni e lesioni dolorose anche l’atleta più allenato. Per questo motivo è fondamentale la figura del medico dello sport e del fisioterapista, essenziali nella prevenzione delle lesioni e nell’ottimizzazione dei risultati in allenamento e in gara.
La prevenzione degli infortuni nello sport è una delle aree più importanti della fisioterapia per gli atleti e si avvale di tecniche differenti, dalla terapia manuale all’allenamento funzionale e il rafforzamento muscolare specifico.
Il fisioterapista è chiamato ad individuare i rischi specifici di quello sport, notando eventuali movimenti scorretti durante l´attività fisica per correggerli, all’interno del programma riabilitativo, in modo da limitare il rischio di infortunio.
Utili anche massaggi muscolari e mobilizzazioni articolari che permettono all’atleta di recuperare e ridurre lo stress dello sforzo fisico.
Terapia ad ultrasuoni per trattare il morbo di Dupuytren.
La patologia che provoca la flessione di una o più dita verso il palmo della mano presenta diverse possibilità di trattamento, in base alla condizione del singolo paziente. Una delle possibili terapie è quella che sfrutta gli ultrasuoni.
L’ultrasuono terapia esercita una sorta di “massaggio” sui tessuti determinando un miglioramento sullo stato infiammatorio di tendini, muscoli, articolazioni e riducendo l’accumulo di liquido nei tessuti sottocutanei (effetto enti-edemigeno).
Quando le onde ultrasonore attraversano il tessuto, trasmettono la vibrazione molecolare che a sua volta è convertita, nei tessuti profondi, in energia termica. Le vibrazioni si propagano solo in ambiente solido o liquido; per questo motivo è necessario interporre, tra il generatore di ultrasuoni e la pelle, una sostanza minerale (gel) o effettuare il trattamento in acqua (piccole articolazioni).
Le apparecchiature impiegate convertono energia elettrica in meccanica (vibrazioni acustiche) grazie a un trasduttore (lamina di quarzo) alimentato da un generatore di corrente alternata.
Dopo avere subito un intervento all’anca è necessario seguire un percorso di riabilitazione pensato sulle specifiche condizioni e aspettative di ogni singolo paziente.
Presso CSMA pensiamo alla rieducazione post-intervento come ad un percorso fisioterapico che ha l’obiettivo di far recuperare le corrette funzionalità neuromotorie dopo un intervento chirurgico.
Lo scopo è quello di educare all’utilizzo di tutori o supporti momentanei, ripristinare la mobilità articolare, recuperare il tono muscolare e il progressivo utilizzo della parte del corpo operata, in modo da riattivare un corretto schema motorio e posturale sia segmentario che globale.
La prima fase del trattamento ha come scopo quello di acquisire il controllo sul dolore e l’infiammazione, e quindi mirare a stimolare i processi riparativi dei tessuti coinvolti.
Successivamente, si mira al recupero del tono muscolare ricorrendo soprattutto ad esercizi fisici attivi svolti sotto il controllo del terapista e poi a una serie di esercizi e movimenti specifici volti al recupero della coordinazione.
L’ultima fase del percorso riabilitativo ha, infine, lo scopo di portare il paziente al recupero totale dell’abilità e della precisione del movimento.
E tu, sei sicuro di camminare nel modo corretto?
Molti non sanno che numerosi tra i disturbi più comuni come mal di schiena, di collo, di testa sono legati ad una postura sbagliata e ad un appoggio del piede scorretto.
Presso CSMA eseguiamo l’analisi posturale e offriamo ai nostri pazienti la possibilità di eseguire un percorso di Rieducazione Posturale Globale.
In alcuni casi il nostro podologo potrebbe consigliare l’utilizzo di un plantare (ortesi plantare in gergo tecnico), presidi medico-sanitari utili per controllare che l’appoggio del piede e la postura siano corretti.
I plantari servono a modificare i rapporti articolari del piede per ottenere un riequilibrio funzionale dell’arto inferiore, sia da farmi che in movimento.
Le ortesi plantari giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione delle complicanze ai piedi di patologie sistemiche come il diabete (piede diabetico), l’artrite reumatoide (piede reumatico) o patologie/alterazioni neurologiche.
Inoltre possono essere indicate in condizioni come piede piatto, sindromi pronatorie, piede cavo-supinato ed eterometrie degli arti inferiori.
Il PILATES RIABILITATIVO può essere il tuo migliore alleato contro il mal di schiena, mal di testa, dolore muscolari e altri disturbi.
Numerosi studi hanno dimostrato che il Pilates è efficace per la riabilitazione perché può contribuire a ridurre il dolore e la disabilità e consiste in una serie di esercizi che contengono esercizi di allungamento, controllo posturale, controllo della respirazione e recupero della forza dei nostri muscoli.
Insomma, è un esercizio per tutto il corpo che promuove l’agilità, la forza e la corretta postura. Un corpo sano richiede sia mobilità che stabilità e il Pilates soddisfa queste esigenze. Gli esercizi possono essere modificati per soddisfare le esigenze dei pazienti in base al loro stato attuale di salute.
Il Pilates riabilitativo dona al corpo nuova forza allinea e bilancia la muscolatura, aumenta la densità ossea e migliora l’equilibrio. Tutti elementi che in futuro possono contribuire alla prevenzione dei più comuni infortuni e dalle cadute, soprattutto dopo una certa età.
Questo tipo di cura eseguito da un #fisioterapista in modo regolare, porta alla scomparsa dei sintomi, al recupero dell’armonia fisica e alla riduzione delle tensioni muscolari troppo spesso causa di fastidi e stati dolorosi.
Soffri di TENDINITE?
Una possibilità terapeutica è rappresentata dalle infiltrazioni sotto guida ecografica.
Si tratta di un valido alleato anche per gli sportivi, in primis i calciatori, che spesso devono fare i conti con varie forme di infiammazioni articolari.
Un’infiltrazione consiste in iniezioni di liquido nel tessuto periarticolare dove si trova l’infiammazione.
Le infiltrazioni, se prescritte adeguatamente, costituiscono una soluzione ottimale a problematiche come la borsite, la tendinite o a disturbi che impediscono di condurre una normale vita quotidiana, dando sollievo eliminando il dolore.
Generalmente utilizzate come rimedio temporaneo, in particolar modo nelle fasi iniziali della riabilitazione, o come soluzione nel caso in cui la causa del dolore sia riconducibile a un’infiammazione.
In alcuni pazienti i benefici del trattamento si possono riscontrare già dopo alcuni giorni, in altri casi il miglioramento è graduale.
La procedura di una infiltrazione ecoguidata consiste nell’uso di un ecografo che consenta di guidare e di avere sempre sotto controllo la procedura di infiltrazione (o di drenaggio) aiutando così lo specialista ad inserire l’ago con estrema precisione ed eseguire il trattamento in modo corretto.
La durata della seduta è di pochi minuti.