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Ogni intervento chirurgico, anche il più semplice, rappresenta un evento importante per l’organismo. Che si tratti di un’operazione ortopedica, addominale o neurologica, il corpo ha bisogno di tempo, attenzione e supporto mirato per riprendere piena funzionalità.
Al CSMA di Genova, ci prendiamo cura del tuo recupero con programmi di riabilitazione post-operatoria personalizzati, costruiti su misura per ogni paziente. Il nostro obiettivo? Accorciare i tempi di recupero, migliorare la funzionalità e prevenire le complicanze.
Perché la riabilitazione post-operatoria è fondamentale?
Dopo un intervento, il corpo va incontro a una serie di cambiamenti: infiammazione, perdita di tono muscolare, rigidità articolare, alterazioni del movimento, dolore o stanchezza persistente.
Le complicanze possibili
Senza un adeguato supporto riabilitativo, possono insorgere complicanze come:
- Adesioni cicatriziali
- Rigidità articolare o limitazione funzionale
- Dolore cronico post-chirurgico
- Perdita di equilibrio o autonomia
- Ridotta qualità della vita
Una riabilitazione precoce, guidata da professionisti esperti, è la chiave per un recupero più rapido, sicuro ed efficace.
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Il fisiatra: il medico che valuta oltre il sintomo
Il fisiatra è il medico specialista in medicina fisica e riabilitativa. A differenza di altri professionisti sanitari che si occupano del trattamento del dolore o della riabilitazione, il fisiatra ha una visione clinica integrata che va oltre il singolo disturbo. Il suo compito principale, nella fase diagnostica, è comprendere non solo la causa del dolore o della limitazione funzionale, ma anche come queste influenzano globalmente la qualità della vita del paziente. Attraverso l’anamnesi dettagliata, l’esame obiettivo e l’analisi del movimento, il fisiatra individua il problema alla radice e ne valuta l’impatto sulla postura, la biomeccanica e l’autonomia funzionale.
Diagnosi differenziale e inquadramento globale
Il fisiatra è spesso il primo medico da consultare quando ci si trova di fronte a dolori muscolari, articolari o neurologici di origine non chiara. Il suo approccio include una diagnosi differenziale: analizza e distingue condizioni simili tra loro (es. una lombalgia da discopatia vs una lombalgia da sindrome miofasciale), per evitare trattamenti inappropriati. Inoltre, valuta se il dolore ha una base meccanica, infiammatoria, posturale o neurologica, e decide se sono necessari esami strumentali (come risonanze, TAC o elettromiografie) o se è il caso di coinvolgere altri specialisti. In questo modo, il fisiatra coordina il percorso diagnostico, evitando perdite di tempo e interventi inefficaci.
Dalla diagnosi al piano terapeutico personalizzato
Una volta completata la diagnosi, il fisiatra costruisce un progetto riabilitativo su misura, scegliendo le terapie più efficaci in base al quadro clinico, alla fase della patologia e agli obiettivi del paziente. Può includere fisioterapia, trattamenti fisici strumentali, esercizio terapeutico, terapie infiltrative e, se necessario, supporto psicologico o nutrizionale. Il grande valore aggiunto del fisiatra è la sua capacità di legare la diagnosi alla funzione: ciò che conta non è solo “cosa non funziona”, ma come tornare a farlo funzionare bene. In questo senso, il fisiatra è una figura chiave per impostare un recupero che sia efficace, sostenibile e duraturo.