Sai che la disfunzione erettile si può trattare con le onde d’urto?
Le onde d’urto rappresentano una terapia rigenerativa antinfiammatoria e antidolorifica non invasiva utilizzata in ambito ortopedico e urologico. Le onde d’urto sono delle onde acustiche ad alta energia. La terapia con onde d’urto è un trattamento in cui degli impulsi vengono fatti passare attraverso la pelle fino all’area bersaglio, dove creano dei microtraumi che promuovono il naturale processo di guarigione del corpo.
Non tutti sanno che le onde d’urto risultano efficaci anche in caso di disfunzione erettile.
La terapia ad onde d’urto in urologica è una delle possibilità disponibili, da valutare dopo un primo incontro fra medico e paziente, e si applica in svariate situazioni, ad esempio per trattare il dolore pelvico cronico dovuto a una patologia muscolare tendinea del pavimento pelvico o in caso di disfunzione erettile, una condizione che può colpire i maschi di diverse età e per diverse cause. Questo tipo di terapia è utile anche di fronte ad altre patologie urologiche tipicamente maschili, come l’induratio penis plastica.
Quanto dura un trattamento? Dipende dalla patologia e dalla zona trattata.
Alla comparsa dei primi sintomi è importante rivolgersi ad uno specialista, che può individuare in base alla situazione di ogni singolo paziente il percorso da seguire per curare i primi disturbi e per prevenire la nascita di problemi più importanti.
La fascite plantare è una delle cause tipiche della tallonite ed è data dall’infiammazione del legamento arcuato che attraversa la parte inferiore del piede e collega il tallone con la base delle dita dei piedi.
È una zona molto sollecitata perché lavora sulla trasmissione del peso corporeo al piede mentre si cammina e si corre. Per questo è spesso riscontrata dagli sportivi, che sollecitano pesantemente questo legamento. Ma può interessare anche persone in sovrappeso, donne in gravidanza o chi usa delle scarpe inadeguate al proprio piede, magari troppo strette.
Il sintomo tipico della fascite plantare? Dolore, soprattutto da fermi. La tallonite da fascite plantare genera tipicamente dolore al risveglio, con forte fastidio quando si compiono i primi passi appena scesi dal letto. Il dolore si riduce deambulando. Lo stesso succede quando ci si alza in piedi dopo un periodo trascorso seduti.
In una tale situazione è necessario rivolgersi ad uno specialista. Il fisiatra ha il compito di inquadrare la patologia e individuare cause o fattori scatenanti, per rivedere insieme al paziente lo stile di vita.
In alcuni casi, ad esempio, può rendersi necessario utilizzare un ortesi plantare, per favorire l’appoggio adeguato del piede al suolo, prevenendo infiammazioni.
Sono tante le possibilità terapeutiche da considerare per ritrovare benessere: eseguire, ad esempio, la terapia a onde d’urto o la terapia infiltrativa è utile solo se associate a della fisioterapia atta a riequilibrare la muscolatura e migliorare l’elasticità dei tessuti, per questo la collaborazione tra medico e paziente è fondamentale.
Soffri di diabete? Attenzione al piede diabetico: affidati al nostro podologo per il tuo controllo periodico.
Il piede diabetico è tra le complicanze legate al diabete, che può indurre al verificarsi di alcune condizioni anche severe che riguardano gli arti inferiori, come ulcere, infezioni, e distruzione dei tessuti.
Uno stile di vita sano è l’indicazione principale per prevenire o rallentare eventuali modifiche ai nervi e ai vasi sanguigni che alimentano gambe e piedi, insieme ai controlli medici periodici. Importante prendersi cura regolarmente dei piedi, prevenendo la formazione di pelle dura, idratando i piedi per mantenere la pelle elastica e indossando sempre calzature adatte.
Chiunque abbia il diabete o ne sia a rischio dovrebbe far controllare regolarmente i piedi da uno specialista.
Il podologo è una delle figure più importanti nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia, che lavorando in sinergia con il diabetologo saprà anche indicare al paziente come prendersi cura della salute del piede anche a casa, spiegando come osservare i propri piedi riuscendo a riconoscere eventuali cambiamenti che potrebbero essere dei campanelli d’allarme da non sottovalutare e da riferire immediatamente al medico.
Il tendine rotuleo è il tendine più importante del nostro ginocchio. Il suo compito è aiutare a dare stabilità al ginocchio. Ma spesso, soprattutto in sport come calcio, volley, basket, tutti gli sport di salto o di cambio di direzione come il tennis, possono verificarsi degli infortuni o delle lesioni.
La tendinopatia o tendinite del tendine rotuleo presenta tra i sintomi principali dolore e riduzione della funzionalità. Lo stato doloroso si avverte immediatamente con il carico e generalmente scompare quasi subito quando questo viene rimosso. Dolore quasi mai percepito a riposo.
Come si interviene?
Per noi di CSMA il trattamento conservativo rappresenta la prima possibilità.
La tendinopatia o tendinite del tendine rotuleo ha bisogno di un trattamento riabilitativo specifico che spesso, oltre al rafforzamento muscolare, comprende terapie alternative come la terapia a onde d’urto o i fattori di crescita.
L’obiettivo principale della riabilitazione è innanzitutto intervenire per ridurre lo stato doloroso e poi rieducare il tendine a tollerare e gestire il carico, progressivamente.
Ogni programma riabilitativo viene pensato e definito dal nostro team di esperti in base alle condizioni del paziente, al suo stile di vita e alle sue necessità.