Sai che la disfunzione erettile si può trattare con le onde d’urto?
Le onde d’urto rappresentano una terapia rigenerativa antinfiammatoria e antidolorifica non invasiva utilizzata in ambito ortopedico e urologico. Le onde d’urto sono delle onde acustiche ad alta energia. La terapia con onde d’urto è un trattamento in cui degli impulsi vengono fatti passare attraverso la pelle fino all’area bersaglio, dove creano dei microtraumi che promuovono il naturale processo di guarigione del corpo.
Non tutti sanno che le onde d’urto risultano efficaci anche in caso di disfunzione erettile.
La terapia ad onde d’urto in urologica è una delle possibilità disponibili, da valutare dopo un primo incontro fra medico e paziente, e si applica in svariate situazioni, ad esempio per trattare il dolore pelvico cronico dovuto a una patologia muscolare tendinea del pavimento pelvico o in caso di disfunzione erettile, una condizione che può colpire i maschi di diverse età e per diverse cause. Questo tipo di terapia è utile anche di fronte ad altre patologie urologiche tipicamente maschili, come l’induratio penis plastica.
Quanto dura un trattamento? Dipende dalla patologia e dalla zona trattata.
Alla comparsa dei primi sintomi è importante rivolgersi ad uno specialista, che può individuare in base alla situazione di ogni singolo paziente il percorso da seguire per curare i primi disturbi e per prevenire la nascita di problemi più importanti.
Soffri di diabete? Attenzione al piede diabetico: affidati al nostro podologo per il tuo controllo periodico.
Il piede diabetico è tra le complicanze legate al diabete, che può indurre al verificarsi di alcune condizioni anche severe che riguardano gli arti inferiori, come ulcere, infezioni, e distruzione dei tessuti.
Uno stile di vita sano è l’indicazione principale per prevenire o rallentare eventuali modifiche ai nervi e ai vasi sanguigni che alimentano gambe e piedi, insieme ai controlli medici periodici. Importante prendersi cura regolarmente dei piedi, prevenendo la formazione di pelle dura, idratando i piedi per mantenere la pelle elastica e indossando sempre calzature adatte.
Chiunque abbia il diabete o ne sia a rischio dovrebbe far controllare regolarmente i piedi da uno specialista.
Il podologo è una delle figure più importanti nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia, che lavorando in sinergia con il diabetologo saprà anche indicare al paziente come prendersi cura della salute del piede anche a casa, spiegando come osservare i propri piedi riuscendo a riconoscere eventuali cambiamenti che potrebbero essere dei campanelli d’allarme da non sottovalutare e da riferire immediatamente al medico.
Il tendine rotuleo è il tendine più importante del nostro ginocchio. Il suo compito è aiutare a dare stabilità al ginocchio. Ma spesso, soprattutto in sport come calcio, volley, basket, tutti gli sport di salto o di cambio di direzione come il tennis, possono verificarsi degli infortuni o delle lesioni.
La tendinopatia o tendinite del tendine rotuleo presenta tra i sintomi principali dolore e riduzione della funzionalità. Lo stato doloroso si avverte immediatamente con il carico e generalmente scompare quasi subito quando questo viene rimosso. Dolore quasi mai percepito a riposo.
Come si interviene?
Per noi di CSMA il trattamento conservativo rappresenta la prima possibilità.
La tendinopatia o tendinite del tendine rotuleo ha bisogno di un trattamento riabilitativo specifico che spesso, oltre al rafforzamento muscolare, comprende terapie alternative come la terapia a onde d’urto o i fattori di crescita.
L’obiettivo principale della riabilitazione è innanzitutto intervenire per ridurre lo stato doloroso e poi rieducare il tendine a tollerare e gestire il carico, progressivamente.
Ogni programma riabilitativo viene pensato e definito dal nostro team di esperti in base alle condizioni del paziente, al suo stile di vita e alle sue necessità.
Dolore pelvico e riabilitazione: ecco cosa devi sapere.
Il dolore pelvico è una patologia invalidante che consiste nel provare dolore nella parte più bassa dell’addome, uno spazio delimitato dalle ossa del bacino e in basso dal pavimento pelvico, una struttura muscolare, fibroso e legamentosa che ha una funzione di sostegno degli organi addominali e una funzione di contenimento.
Diversi disturbi possono coinvolgere il pavimento pelvico, come stipsi, incontinenza, ritenzione urinaria, urgenza minzionale e aumentata frequenza urinaria, dolore pelvico cronico, prolassi, vescica neurologica, disturbi sessuali e altro.
È certamente necessario valutare ogni sintomo e indagare le cause dell’indebolimento, ricostruendo la storia clinica del paziente e le sue abitudini quotidiane.
Lo specialista può richiedere l’esecuzione di esami strumentali per ottenere un quadro completo della situazione.
A questo punto si può stabilire la via di intervento più idonea, generalmente attraverso la collaborazione di più specialisti, che danno vita ad un percorso di cura sinergico e personalizzato.
Ernia del disco: sei stato operato, e ora?
Per riprendere la normale mobilità dopo un intervento alla colonna vertebrale è fondamentale l’apporto della fisioterapia.
Presso CSMA neurochirurgo spinale, ortopedico, fisiatra e fisioterapisti lavorano in sinergia per offrire ai pazienti il migliore percorso di riabilitazione personalizzato.
La rieducazione post-intervento è un percorso fisioterapico che ha l’obiettivo di recuperare le corrette funzionalità neuromotorie dopo un intervento chirurgico.
Lo scopo è quello di educare all’utilizzo di tutori o supporti momentanei, ripristinare la mobilità articolare, recuperare il tono muscolare e il progressivo utilizzo della parte del corpo operata, in modo da riattivare un corretto schema motorio e posturale sia segmentario che globale.
La prima fase del trattamento ha come scopo quello di acquisire il controllo sul dolore e l’infiammazione, e quindi mirare a stimolare i processi riparativi dei tessuti coinvolti. Successivamente, si mira al recupero del tono muscolare ricorrendo soprattutto ad esercizi fisici attivi svolti sotto il controllo del terapista e poi a una serie di esercizi e movimenti specifici volti al recupero della coordinazione.
L’ultima fase del percorso riabilitativo ha, infine , lo scopo di portare il paziente al recupero totale dell’abilità e della precisione del movimento.
Con l’inverno riprende la stagione sciistica.
In vista delle vacanze natalizie sulla neve è importante ricordare che prima del ritorno sulle piste è consigliato eseguire un periodo di rafforzamento muscolare degli arti inferiori per evitare infortuni che riguardano più di frequente sciatori amatoriali e persone fuori allenamento.
In assenza di allenamento, infatti, i muscoli e le articolazioni possono non essere pronti per affrontare i dislivelli e le irregolarità delle piste da sci, soprattutto le più complesse.
Almeno un mese prima sarebbe consigliato iniziare a rinforzare gli arti inferiori, in particolare coscia e quadricipite femorale, senza dimenticare l’attività di stretching da eseguire appena prima di indossare gli scarponi e la sera, per ridurre il rischio di strappi e lesioni muscolari.
Se sei reduce da un infortunio o se soffri di dolori posturali o altre patologie che riguardano arti o colonna, chiedi consiglio al medico.