Soffri di TENDINITE?
Una possibilità terapeutica è rappresentata dalle infiltrazioni sotto guida ecografica.
Si tratta di un valido alleato anche per gli sportivi, in primis i calciatori, che spesso devono fare i conti con varie forme di infiammazioni articolari.
Un’infiltrazione consiste in iniezioni di liquido nel tessuto periarticolare dove si trova l’infiammazione.
Le infiltrazioni, se prescritte adeguatamente, costituiscono una soluzione ottimale a problematiche come la borsite, la tendinite o a disturbi che impediscono di condurre una normale vita quotidiana, dando sollievo eliminando il dolore.
Generalmente utilizzate come rimedio temporaneo, in particolar modo nelle fasi iniziali della riabilitazione, o come soluzione nel caso in cui la causa del dolore sia riconducibile a un’infiammazione.
In alcuni pazienti i benefici del trattamento si possono riscontrare già dopo alcuni giorni, in altri casi il miglioramento è graduale.
La procedura di una infiltrazione ecoguidata consiste nell’uso di un ecografo che consenta di guidare e di avere sempre sotto controllo la procedura di infiltrazione (o di drenaggio) aiutando così lo specialista ad inserire l’ago con estrema precisione ed eseguire il trattamento in modo corretto.
La durata della seduta è di pochi minuti.
La magnetoterapia è un metodo di terapia fisica che utilizza l’energia elettromagnetica per stimolare la rigenerazione dei tessuti.
La magnetoterapia ha un ampio spazio di applicazione e oggi è una delle terapie più utilizzate per trattare problemi sia post traumatici che cronici, come il mal di schiena, l’artrosi, le patologie reumatiche.
a terapia ha un effetto antidolorifico, vasodilatatore (cioè migliora la circolazione sanguigna), disintossicante, spasmo rilassante.
Una migliore circolazione sanguigna e una maggiore saturazione di ossigeno favoriscono una più rapida guarigione dell’infiammazione in tutti i tessuti.
Quale aiuto contro i dolori da artrite reumatoide? L’artrite reumatoide è un’artrite infiammatoria in cui le articolazioni, in genere quelle delle mani e dei piedi, sviluppano un’infiammazione, dando luogo a gonfiore, dolore e spesso distruzione dell’articolazione.
Il trattamento dell’artrite reumatoide si concentra principalmente sull’alleviamento del dolore e sul miglioramento del funzionamento delle articolazioni.
La magnetoterapia migliora la vascolarizzazione del tessuto cartilagineo e agisce stimolando la rigenerazione cellulare attraverso gli impulsi elettromagnetici.
Il medico dello sport è lo specialista che studia gli effetti dell’attività sportiva sull’organismo dell’atleta (agonistico o amatoriale). Si occupa inoltre di certificare l’idoneità alla pratica sportiva agonistica e non agonistica svolgendo test e valutazioni per identificare eventuali problematiche che possono sconsigliare la pratica sportiva. I disturbi cardiaci, ad esempio.
Il medico dello sport valuta quindi lo stato di salute psicofisica di chi vorrebbe praticare o pratica uno sport, soccorre gli atleti in caso di infortunio e utilizza lo sport come terapia per prevenire e gestire le malattie croniche associate a stili di vita scorretti.
Le competenze del medico dello sport, oltre a essere incentrate sulla piena conoscenza della medicina generale, devono comprendere padronanze specifiche sui principi che legano questa agli sport, per una preparazione trasversale e multidisciplinare.
La cervicalgia è una patologia molto frequente tra la popolazione ed è dovuta ad un’infiammazione della porzione di colonna vertebrale che comprende le prime sette vertebre.
Durante la stagione calda, complice l’utilizzo a volte sconsiderato dei sistemi di condizionamento, il dolore al collo e alla base delle spalle diventa più frequente e colpisce anche chi generalmente non soffre di cervicalgia. E allora, come fare?
Il freddo e gli sbalzi di temperatura con una brusca diminuzione delle temperature possono scatenare episodi di cervicalgia. Il collo è infatti l’area più esposta al getto d’aria condizionata. I muscoli che lo compongono, contraendosi, causano dolore, capogiri e mal di testa.
L’importante è evitare di esporsi direttamente al getto dell’aria condizionata.
Stretching e allungamenti dolci sono ideali per far fronte al dolore e alla rigidità muscolare, ma rivolgersi ad un professionista è sempre la soluzione più indicata.
Estate significa allenamento all’aria aperta, ma attenzione agli infortuni!
Ecco i nostri consigli per godere al meglio delle vostre vacanze di relax.
Hai voglia di una corsetta in riva al mare? Inizia alternando cammino e corsa, utilizza calzature adatte ed evita percorsi troppo irregolari.
Gli #sport di mare come beach volley, wind surf, canoa e altro – nei soggetti non abituati – possono provocare dolori alla colonna cervicale o lombare dovuti alla troppa attività e ai movimenti magari nuovi e ripetuti. Insomma, la bella stagione porta spesso anche i più sedentari a muoversi ma mette sotto forte stress le strutture tendineo-muscolari.
Anche il riposo può avere i suoi lati negativi. Sei sdraiato al fresco dell’ombra di un albero a leggere un buon libro?
Alzati ogni 20 o 30 minuti e cammina per almeno 10. E nella tua vacanza riposante ricorda di includere una lunga passeggiata almeno 3 o 4 volte alla settimana.
Importante, una volta rientrato dalle ferie, non sottovalutare i dolori per evitare che il disturbo si cronicizzi: la visita da un FISIATRA può aiutare ad individuare il problema, la causa del dolore e il percorso per eliminarlo.
Perché il mio pavimento pelvico potrebbe aver bisogno della riabilitazione?
La gravidanza, come anche parto, puerperio e post parto, rappresentano periodi di grandi cambiamenti per il corpo di una donna.
La distensione addominale dovuta alla crescita fetale e all’aumento di dimensioni dell’utero, la crescita di peso della mamma incidono significativamente sulla tonicità del pavimento pelvico.
Come faccio a sapere se il mio pavimento pelvico sta bene?
Il primo segnale è dato da sintomi quali perdite urinarie, perdite fecali o di gas, sensazione di pesantezza nel bassoventre, dolore durante i rapporti sessuali. In presenza di uno o più di queste condizioni sarebbe consigliabile eseguire una valutazione del pavimento pelvico pelvico per individuare eventuali disfunzioni.
E’ bene rivolgersi ad un fisioterapista specializzato in grado di valutare il tuo pavimento pelvico e se necessario può impostare un piano di trattamento che ti aiuti a risolvere il problema e migliorare la qualità della tua vita.
Se sei in dolce attesa, il consiglio è quello di prevedere tre valutazioni del pavimento pelvico: intorno alla 12esima, alla 25esima e alla 34esima settimana di gestazione.
Sappi inoltre che è stato dimostrato che conoscere e allenare il proprio pavimento pelvico durante la gravidanza riduce il rischio di incontinenza urinaria, fecale e prolasso sia in gravidanza che nel post parto.